domenica 1 novembre 2015

Alla ricerca della Quintessenza - Capitolo 3

Salve ascoltatori, ecco finalmente il terzo capitolo de "Alla ricerca della Quintessenza". Beh ... Amatelo!

« Tu sei il mio papà? » la domanda del bambino suonava inesorabile nel silenzio della notte. Luxifer cercava di comprendere ciò che aveva d’avanti, ma faceva fatica a guardarlo per più di qualche secondo senza essere soprafatto dal terrore. « Papà? Il tuo papà? Che sciocchezza è mai questa? E poi … tu, chi sei? Come hai fatto ad entrare qui? » d’istinto la sua mano corse invano alla cintura dove teneva la spada dimenticandosi di aver lasciato tutto nelle sue stanze. “Diamine” pensò. Ben presto il bambino perse interesse verso il nuovo arrivato, si girò verso la porta delle stanze reali, alzò il braccio destro e appoggio l’artiglio del suo deforme indice sul lucido legno di mogano lasciando colare la strana sostanza che ricopriva le sue braccia. «papà, sei lì dentro? » pian piano l’artiglio cominciò a scivolare lungo la porta lasciando un profondo solco e squarciando la notte con un rumore acuto. A quel punto un tramestio  arrivò da dentro la stanza e contemporaneamente dei passi si avvicinarono dal fondo del corridoio. I battenti

sabato 17 ottobre 2015

Allora, vi è piaciuto il nuovo capitolo di "alla ricerca della quintessenza?"?

Spero davvero di si. sto cercando di raccontarvi tutto nel modo più ordinato possibile, senza condondervi, e cercando allo stesso tempo di non dimenticarmi niente. voi cosa ne pensate del nuovo cap? ditelo nei commenti. vorrei poi ricordarvi che c'è la possibilità di inserire la vostra email nella barra situata sotto la voce "stai aggiornato su quando venire ad ascoltare" per ricevere via posta elettronica il messaggio che vi avverte che c'è un nuovo capitolo e non perdervi nulla.
Restate ad ascoltare.
[DavetheBard]

martedì 13 ottobre 2015

Alla ricerca della Quintessenza - Capitolo 2

Salve ascoltatori, finalmente la seconda parte di questa avventura per voi. ricordate, dopo aver ascoltato ciò che ho da dire, di condividere questa mia storia con tutte le persone che conoscete. Se mi cercate potete trovarmi anche nel vicino villaggio di Facebook, la casa in cui risiedo è questa:
www.facebook.com/hounastoriaperte. E ora, che la storia ricominci:
-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-
Per qualche minuto un’aura di paura aleggiò per tutta la sala. Gli invitati si scambiavano occhiate spaventate e interrogative, si facevano domande tra di loro, sussurravano, bisbigliavano. Che facevo io dite?  Beh ho cercato di seguire il tizio cattivo ovviamente. Certo non è stato facilissimo rintracciarlo, ma la magia di questo mondo ha un aroma particolare. E se te lo stai chiedendo: no non sono un cane, semplicemente riesco ad odorare la magia. Non riuscì a seguire ciò che successe dopo, ovviamente, ma … diciamo che sono un investigatore persuasivo, e per fortuna! Sennò vi sareste persi, probabilmente, gran parte della storia dato che sono stato via. Da ciò che ho saputo, qualche minuto dopo che me ne andai, finalmente un uomo con gli occhiali e i capelli sale e pepe osò rivolgersi al re – Sire, perdoni la domanda, ma lui era …? si insomma, ha capito. –
– si Dragan … era lui. – rispose il re – Porta Abigail e mio figlio nelle loro stanze–.

martedì 30 giugno 2015

Parto per un'avventura

Eh già, cari ascoltatori, parto per una breve avventura in cerca di storie da raccontarvi, ma tornerò presto.
restate ad ascoltare.
[DavetheBard]

giovedì 4 giugno 2015

Poesia - La voce del buio

Salve ascoltatori, per la prima volta ho provato a scrivere una di quelle poesie un po inquietanti, quelle che piacciono a me. Ricordate sempre che nel buio non siete soli. Spero vi piaccia.
-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-
Nella casa tutto tace,
c’è silenzio nella notte.
Tutto è buio e ti piace
finché un suono non ti scuote.
Pensi sia un’illusione, che hai sognato quella voce,
Ma hai paura. No, sei forte!
E’ una bugia.
Corri... Veloce!
Disse una voce assai feroce.
- Dave the Bard
-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-
Restate ad ascoltare.
[DavetheBard]

martedì 2 giugno 2015

Alla ricerca della Quintessenza - Capitolo 1

Salve ascoltatori, oggi vi racconterò una storia che si è svolta attorno, sopra e sotto di voi mentre eravate troppo presi dalla vostra routine per rendervene conto.
-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-


Quel giorno il sole splendeva come sempre su Reisel, anche perché questa si trova sopra le nuvole. Niente pioggia, nuvole o neve se non create volutamente sopra la città, e che città. Case, casette e casucce, enormi ville e palazzi dai tetti brillanti per i riflessi del sole. Un po’ troppo brillanti. Accecanti direi. Uh guarda, un piccione è andato a schiantarsi. Dove eravamo? Ah si, all’acceccante magnificenza dei palazzi di Reisel, o dei loro tetti almeno. I palazzi in se, fortunatamente, sono meno … riflettenti, ecco! Enormi mattoni di marmo bianco lavorati e scavati per creare case una più spettacolare dell’altra. Beh, togliendo quella col piccione spiaccicato. In fondo alla città sorge il castello più maestoso di qualunque castello che possa immaginare la vostra mente umana. Alto e dai enormi cortili perennemente verdi. Semplicemente magnifico. La sola luce dell’anima delle pietre che formano il palazzo reale

domenica 10 maggio 2015

Hunger Games - Capitolo 1 [Punto di vista di Gale]

Salve ascoltatori, anni fa sono finito per sbaglio in una dimensione dove non avevo previsto di andare, una dimensione dove sulla terra ci sono ormai pochi umani, un mondo dove trovai un diario scritto da un certo Gale Hawthorne. Queste sono le prime pagine di quel diario, forse non dovevo leggerlo ma ormai è troppo tardi, hehehe *tossisce per schiarirsi la voce*. Allora, vi riporto ciò che c'e scritto.
-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-
I miei occhi si aprono sapendo che la luce non vi penetrerà. è ancora notte quando mi sveglio e il silenzioso buio da quasi voce ai miei pensieri quindi decido di alzarmi. Oggi è il giorno della mietitura ma ho tempo di andare nei  boschi quindi indosso  la mia giacca e le scarpe e, senza aver ancora mangiato, esco di casa. Un leggero venticello fresco mi  risveglia completamente, un cielo pieno di puntini bianchi sovrasta la mia testa . Mi dirigo verso il Prato e lascio che la mia casa nel Giacimento diventi sempre più lontana. Quando arrivo alla recinzione tendo l’orecchio. La rete non è mai elettrificata ma Katniss ,la mia migliore amica,insiste perché io lo faccia prima di passare dalla sezione che si è staccata dal terreno lasciando un buco. Mi immergo nel bosco e prendo il mio arco dalla cavità di un albero. Quest’arco me l’ha regalato Katniss,lo ha costruito suo padre. In realtà non ho intenzione di usarlo,vado soltanto a controllare le mie trappole installate il giorno prima. con questo buio non riuscirei a vedere nulla e non mi posso fidare solo dell'udito per quanto buono sia. Katniss invece riuscirebbe a cacciare tranquillamente. Quando arrivo nel punto in cui ho situato le trappole noto che ci sono cascati molti conigli ma tra le loro morbide e candide pellicce noto qualcosa di diverso,un’animale marrone. Certo, è un scoiattolo. Il panettiere gli adora e riuscirò ad ottenere qualcosa di buono da dividere con Katniss. Il cielo assomiglia ancora ad un lapislazzulo eccetto una sottile striscia ambrata  verso est, all’orizzonte. Dovrei riuscire ad arrivare in piazza giusto in tempo per l’apertura della panetteria. Attraverso di nuovo la recinzione,il prato ed il giacimento. Passo per vie strette e lunghe finché non arrivo d’avanti al negozio. Entro e sento delle campanelline che suonano sopra la porta. La calda aria mi travolge e mi avvolge e non combatto per ritirarmi. Come previsto il panettiere sta impastando quando senza dire una parola tiro fuori lo scoiattolo dalla mia bisaccia e lui dopo aver guardato intorno furtivamente per controllare che non ci fosse la moglie mi passa una pagnotta fresca, calda e morbida, niente a che vedere con il pane che si mangia al giacimento fatto con i cereali compattati(se si è abbastanza fortunati). vedo l’orologio appeso sul muro e noto che sono già le sette. Quindi per la terza volta mi tocca ri-attraversare la recinzione per tornare nei  boschi dove mi incontrerò con Katniss.  Arrivo nel punto dove c’è la roccia su cui ci sediamo sempre insieme  e mi sdraio attendendola. Nel frattempo prendo una freccia e la conficco nel pane. Mi sdraio di nuovo e mi rimetto ad aspettare. All’improvviso sento i sui passi e il cuore mi sobbalza mentre lo stomaco si restringe,non so perché. Mi sporgo dalla roccia e dico – hey catnip, guarda cosa ho cacciato- e le mostro la pagnotta con la freccia. Lei sorride e il mio cuore sobbalza di nuovo,forse in fondo so il perché. Lei sale sulla roccia,estrae la freccia e annusa la pagnotta. Mi piace in questi momenti,il suo viso è rilassato e felice. –ho una sorpresa anch’io –dice,e tira fuori una piccola forma di formaggio avvolto in foglie di basilico. – Prim me lo ha fatto per la mietitura con il latte di lady-. Lady è la capra di Prim,la sorella di Katniss. Questo sarà il suo primo anno di mietitura. Dividiamo il pane e ci spalmiamo sopra il formaggio accompagnandolo con bacche fresche appena raccolte. Quando crediamo sia l’ora scendiamo e ci dirigiamo verso la piazza per la mietitura. La mietitura si svolge ogni anno ed è obbligatoria la partecipazione. Quando arriviamo dobbiamo dividerci. I maschi stanno nella zona delineata a sinistra mentre le femmine a destra. D’avanti a noi c’è il Palazzo di Giustizia dove sopra le scalinate,nella veranda che fa da palco , si trovano due bocce e tre sedie. Una per il sindaco,una per Effie Trinket, l’accompagnatrice venuta da Capitol City, e una per Haymitch Abernathy che ,come sempre, è ubriaco e cerca di abbracciare Effie che ha una faccia disgustata ma cerca di tenersi composta. Il sindaco inizia il suo discorso di routine sui disastri che si sono abbattuti sulla nostra terra,sulla creazione dei tredici distretti sui giorni bui ,i tempi in cui i distretti si ribellarono a Capitol City ricevendo cosi come punizione esemplare la distruzione completa del distretto 13, un nuovo trattato che stravolse le leggi vigenti e gli Hunger Games  che di ludico hanno ben poco, almeno per noi. Le leggi sanciscono che ogni anno, per dimostrare il potere della capitale, da ogni distretto vengano estratti un ragazzo ed una ragazza tra i 12 e i 18 anni. Appena il sindaco finisce il discorso Effie, che quest’anno ha una parrucca rosa, fa i suoi saluti e dice di essere onorata di trovarsi qui. Balle. Tutti sanno che vuole passare ad un distretto migliore. Non la ascolto molto ma la mia attenzione ritorna quando dice -Prima le ragazze- e si avvicina ad una delle bocce, ci infila il braccio e dopo aver rivoltato un po’ di bigliettini muovendolo  ne estrae una. Ritorna al centro del palco e, con il suo assurdo accento capitolino, pronuncia il nome del tributo scelto –Primrose Everdeen- . Per un momento credo di aver sentito male. Non può essere Primrose, non Prim. Questo era il suo primo anno, quante possibilità c’erano che venisse estratta? Non ha mai preso le tessere quindi il suo nome era scritto solo su un bigliettino. Sta succedendo tutto troppo in fretta quando vedo Prim che cammina lungo lo spazio lasciato vuoto in mezzo alla piazza dirigendosi verso il palco e all’improvviso sento una voce familiare, troppo familiare. Una voce che ha accompagnato ogni mia giornata negli ultimi tre anni. La padrona di quella voce è Katniss . corre verso la sorella. –No,Lasciatemi- dice ai pacificatori –Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo- facendo si che le loro braccia la lasciassero libera. Si dirige verso Prim e vedo che le sta dicendo qualcosa che non riesco a capire. Senza accorgermene vado verso di loro e sento –Prim torna da mamma,torna da mamma ,veloce- . –No,Katniss, ti prego- risponde lei piangendo.- quasi meccanicamente mi abbasso,prendo Prim per la vita e la sollevo ignorando i suoi pugni sulla mia schiena e la riporto da sua madre. Mi rimetto al mio posto e vedo che Katniss è appena salita sul palco. –ora gli uomini- dice Effie con la sua fastidiosa allegria che è proprio fuori luogo. Estrae un biglietto e lo apre – Peeta Mellark- esclama. Ci metto un po ad associare il nome alla faccia ma alla fine ricordo che è il figlio del panettiere. L’ho visto giusto oggi quando sono andato a scambiare lo scoiattolo. Vedo la sua chioma biondo cenere che fa contrasto con il marmo del Palazzo. Sale sul palco in lacrime. –ed ecco i tributi del distretto 12- esclama l’euforica voce di Effie. Dopo la mietitura viene dato il tempo ai tributi di incontrare il loro parenti ed amici in una stanza privata. Io, Prim e la loro madre andiamo subito dentro il palazzo e loro due entrano per prime. Passa piu o meno un’ora da quando sono entrate e sento la porta aprirsi. Prim è in lacrime ma la madre tiene duro,deve averglielo chiesto Katniss. Spalanco la porta ed entro,lei mi si butta subito nelle braccia e il mio cuore sobbalza di nuovo. Solo ora che sto per perderla capisco il perché. Aspetto che si calmi e le prometto che rifornirò la sua famiglia di cibo durante la sua assenza quando due pacificatori entrano e mi dicono che il tempo è finito. Mentre esco vedo che si accinge ad entrare il panettiere. cosa vorrà mai dirle? Vorrà ringraziarla per i scoiattoli che gli ha portato in questi anni? Di fatto sta che dovrò vedere la mia migliore amica rischiare la morte in diretta . Che gli Hunger Games abbiano inizio.
-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-'-.-
E questa, cari ascoltatori, è la prima parte del diario, se volete vi riporterò altre pagine con l'andare del tempo ma, come per ogni cosa, tutto va preso a piccole dosi.
Restate ad ascoltare.
[DavetheBard]