Salve ascoltatori, anni fa sono finito per sbaglio in una dimensione dove non avevo previsto di andare, una dimensione dove sulla terra ci sono ormai pochi umani, un mondo dove trovai un diario scritto da un certo Gale Hawthorne. Queste sono le prime pagine di quel diario, forse non dovevo leggerlo ma ormai è troppo tardi, hehehe *tossisce per schiarirsi la voce*. Allora, vi riporto ciò che c'e scritto.
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I
miei occhi si aprono sapendo che la luce non vi penetrerà. è ancora notte
quando mi sveglio e il silenzioso buio da quasi voce ai miei pensieri quindi
decido di alzarmi. Oggi è il giorno della mietitura ma ho tempo di andare
nei boschi quindi indosso la mia giacca e le scarpe e, senza aver
ancora mangiato, esco di casa. Un leggero venticello fresco mi risveglia
completamente, un cielo pieno di puntini bianchi sovrasta la mia testa . Mi
dirigo verso il Prato e lascio che la mia casa nel Giacimento diventi sempre
più lontana. Quando arrivo alla recinzione tendo l’orecchio. La rete non è mai
elettrificata ma Katniss ,la mia migliore amica,insiste perché io lo faccia
prima di passare dalla sezione che si è staccata dal terreno lasciando un buco.
Mi immergo nel bosco e prendo il mio arco dalla cavità di un albero. Quest’arco
me l’ha regalato Katniss,lo ha costruito suo padre. In realtà non ho intenzione
di usarlo,vado soltanto a controllare le mie trappole installate il giorno
prima. con questo buio non riuscirei a vedere nulla e non mi posso fidare solo
dell'udito per quanto buono sia. Katniss invece riuscirebbe a cacciare
tranquillamente. Quando arrivo nel punto in cui ho situato le trappole noto che
ci sono cascati molti conigli ma tra le loro morbide e candide pellicce noto
qualcosa di diverso,un’animale marrone. Certo, è un scoiattolo. Il panettiere
gli adora e riuscirò ad ottenere qualcosa di buono da dividere con Katniss. Il
cielo assomiglia ancora ad un lapislazzulo eccetto una sottile striscia
ambrata verso est, all’orizzonte. Dovrei riuscire ad arrivare in
piazza giusto in tempo per l’apertura della panetteria. Attraverso di nuovo la
recinzione,il prato ed il giacimento. Passo per vie strette e lunghe finché non
arrivo d’avanti al negozio. Entro e sento delle campanelline che suonano sopra
la porta. La calda aria mi travolge e mi avvolge e non combatto per ritirarmi.
Come previsto il panettiere sta impastando quando senza dire una parola tiro
fuori lo scoiattolo dalla mia bisaccia e lui dopo aver guardato intorno
furtivamente per controllare che non ci fosse la moglie mi passa una pagnotta
fresca, calda e morbida, niente a che vedere con il pane che si mangia al
giacimento fatto con i cereali compattati(se si è abbastanza fortunati). vedo
l’orologio appeso sul muro e noto che sono già le sette. Quindi per la terza
volta mi tocca ri-attraversare la recinzione per tornare nei boschi dove
mi incontrerò con Katniss. Arrivo nel punto dove c’è la roccia su cui ci
sediamo sempre insieme e mi sdraio attendendola. Nel frattempo prendo una
freccia e la conficco nel pane. Mi sdraio di nuovo e mi rimetto ad aspettare.
All’improvviso sento i sui passi e il cuore mi sobbalza mentre lo stomaco si
restringe,non so perché. Mi sporgo dalla roccia e dico – hey catnip, guarda
cosa ho cacciato- e le mostro la pagnotta con la freccia. Lei sorride e il mio
cuore sobbalza di nuovo,forse in fondo so il perché. Lei sale sulla
roccia,estrae la freccia e annusa la pagnotta. Mi piace in questi momenti,il
suo viso è rilassato e felice. –ho una sorpresa anch’io –dice,e tira fuori una
piccola forma di formaggio avvolto in foglie di basilico. – Prim me lo ha fatto
per la mietitura con il latte di lady-. Lady è la capra di Prim,la sorella di
Katniss. Questo sarà il suo primo anno di mietitura. Dividiamo il pane e ci
spalmiamo sopra il formaggio accompagnandolo con bacche fresche appena
raccolte. Quando crediamo sia l’ora scendiamo e ci dirigiamo verso la piazza
per la mietitura. La mietitura si svolge ogni anno ed è obbligatoria la partecipazione.
Quando arriviamo dobbiamo dividerci. I maschi stanno nella zona delineata a
sinistra mentre le femmine a destra. D’avanti a noi c’è il Palazzo di Giustizia
dove sopra le scalinate,nella veranda che fa da palco , si trovano due bocce e
tre sedie. Una per il sindaco,una per Effie Trinket, l’accompagnatrice venuta
da Capitol City, e una per Haymitch Abernathy che ,come sempre, è ubriaco e
cerca di abbracciare Effie che ha una faccia disgustata ma cerca di tenersi
composta. Il sindaco inizia il suo discorso di routine sui disastri che si sono
abbattuti sulla nostra terra,sulla creazione dei tredici distretti sui giorni
bui ,i tempi in cui i distretti si ribellarono a Capitol City ricevendo cosi
come punizione esemplare la distruzione completa del distretto 13, un nuovo
trattato che stravolse le leggi vigenti e gli Hunger Games che di ludico
hanno ben poco, almeno per noi. Le leggi sanciscono che ogni anno, per
dimostrare il potere della capitale, da ogni distretto vengano estratti un
ragazzo ed una ragazza tra i 12 e i 18 anni. Appena il sindaco finisce il
discorso Effie, che quest’anno ha una parrucca rosa, fa i suoi saluti e dice di
essere onorata di trovarsi qui. Balle. Tutti sanno che vuole passare ad un
distretto migliore. Non la ascolto molto ma la mia attenzione ritorna quando
dice -Prima le ragazze- e si avvicina ad una delle bocce, ci infila il braccio
e dopo aver rivoltato un po’ di bigliettini muovendolo ne estrae una.
Ritorna al centro del palco e, con il suo assurdo accento capitolino, pronuncia
il nome del tributo scelto –Primrose Everdeen- . Per un momento credo di aver
sentito male. Non può essere Primrose, non Prim. Questo era il suo primo anno,
quante possibilità c’erano che venisse estratta? Non ha mai preso le tessere
quindi il suo nome era scritto solo su un bigliettino. Sta succedendo tutto
troppo in fretta quando vedo Prim che cammina lungo lo spazio lasciato vuoto in
mezzo alla piazza dirigendosi verso il palco e all’improvviso sento una voce
familiare, troppo familiare. Una voce che ha accompagnato ogni mia giornata
negli ultimi tre anni. La padrona di quella voce è Katniss . corre verso la
sorella. –No,Lasciatemi- dice ai pacificatori –Mi offro volontaria, mi offro
volontaria come tributo- facendo si che le loro braccia la lasciassero libera.
Si dirige verso Prim e vedo che le sta dicendo qualcosa che non riesco a
capire. Senza accorgermene vado verso di loro e sento –Prim torna da
mamma,torna da mamma ,veloce- . –No,Katniss, ti prego- risponde lei piangendo.-
quasi meccanicamente mi abbasso,prendo Prim per la vita e la sollevo ignorando
i suoi pugni sulla mia schiena e la riporto da sua madre. Mi rimetto al mio
posto e vedo che Katniss è appena salita sul palco. –ora gli uomini- dice Effie
con la sua fastidiosa allegria che è proprio fuori luogo. Estrae un biglietto e
lo apre – Peeta Mellark- esclama. Ci metto un po ad associare il nome alla
faccia ma alla fine ricordo che è il figlio del panettiere. L’ho visto giusto
oggi quando sono andato a scambiare lo scoiattolo. Vedo la sua chioma biondo
cenere che fa contrasto con il marmo del Palazzo. Sale sul palco in lacrime.
–ed ecco i tributi del distretto 12- esclama l’euforica voce di Effie. Dopo la
mietitura viene dato il tempo ai tributi di incontrare il loro parenti ed amici
in una stanza privata. Io, Prim e la loro madre andiamo subito dentro il
palazzo e loro due entrano per prime. Passa piu o meno un’ora da quando sono
entrate e sento la porta aprirsi. Prim è in lacrime ma la madre tiene duro,deve
averglielo chiesto Katniss. Spalanco la porta ed entro,lei mi si butta subito
nelle braccia e il mio cuore sobbalza di nuovo. Solo ora che sto per perderla
capisco il perché. Aspetto che si calmi e le prometto che rifornirò la sua
famiglia di cibo durante la sua assenza quando due pacificatori entrano e mi
dicono che il tempo è finito. Mentre esco vedo che si accinge ad entrare il
panettiere. cosa vorrà mai dirle? Vorrà ringraziarla per i scoiattoli che gli
ha portato in questi anni? Di fatto sta che dovrò vedere la mia migliore amica
rischiare la morte in diretta . Che gli Hunger Games abbiano inizio.
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E questa, cari
ascoltatori, è la prima parte del diario, se volete vi riporterò altre pagine
con l'andare del tempo ma, come per ogni cosa, tutto va preso a piccole dosi.
Restate ad ascoltare.
[DavetheBard]